Poeta perchè


Parole ribollono e borbottano

crepitano saltellanti sillabe

nella mente lettere in continuo

una vita passata ad ordinarle

 

Cercar nessi ed esotiche sonore

i rari versi, che liberazione

cadono lenti, lacrime assordanti 

espiar poesia è fine pena mai

 

Il mondo sulla punta della lingua

è una cella dal retrogusto acre

sentir parlare così come viene

sentirne il morso in queste catene

 

Amar parole d’amore geloso 

non avranno gratitudine alcuna

t’ho dato gli anni i pensieri migliori

nessuno davvero capisce me e te

 

Ma non rimpiango neppure un accento

anzi il loro sibilare mi culla

una nenia che sorride al poeta

chi passa guarda e non capisce cos’è

 

Ma non si sceglie né ci si diploma

nessuno sa se ti invoca e perché

solo capita, e anche ai migliori

come un giro di mano sfortunata

o cadere in una buca per strada

attendere un esito di giornata

solo succede … hanno chiamato te