Al di sotto dell'astrazione della logica, l'uomo conosce il mondo con le esperienze del corpo: piacere, che si vorrebbe prolungare, dolore, che si vorrebbe far cessare.
Il mondo non è altro che "rappresentazione" veicolata dal corpo, incardinata nei rassicuranti vincoli della logica e “addomesticata” per quanto possibile dalla tecnica, ma l'uomo conosce solo con il corpo, e tutto deve essere rappresentato secondo una fisicità corporea, per avere effettivamente presa.
Splendido flessuoso voluttuoso e profumato è il corpo
che non ha nulla da studiare per sentire, per vivere
per amare, per disperdersi nell’ingordigia dei sensi
che avida lo sovrasta, nella ricchezza dell’esperienza
polifonia che debordando su ogni vita cola
ogni nota cristallina o stonata, ogni profumo
tutti i colori, ogni sapido o dolce sapore
tepore ad ogni magnetico contatto della pelle
brivido ad ogni alito liberato fra i capelli
tutto parla al corpo, tutto lui capisce, senza parole
Radicate nel corpo innate millenarie saggezze
guizzano profonde, lampeggiano elettrici segnali
cavalcano sinapsi ogni attimo di vita, furiosi
percorrono il genoma pregiato libro di storia
il corpo tutto conoscerà senza esitazione alcuna
senza alcuna costruzione mentale, naturalmente
anelerà il fremente piacere di cui mai si è sazi
il morbido torpore dell’amore da cui non si vuole
staccarsi, l’adrenalina del rischio che fa sentire
immortale come un dio presuntuoso, tronfio vivo
vigoroso, gonfio di muscoli e di sangue, e ancora
il vino ed il calore che scioglie sensi e pensieri
per abbandonarsi placato al sonno porto fidato
tutto questo il corpo pervicace desidera, brama
Teme e fugge invece il dolore che morde, belva feroce
spada che trafigge, lampo che sbarra gli occhi e torce
le viscere, pianto invocando la madre invocando
quale che sia un dio che possa far cessare tormenti
quando i nervi stilettano roventi budella e pelle.
Teme anche il torpore vano di noia e disvalore
il grigio quotidiano, l’assenza di stimoli e colori
o il panico che ecco senti montare da lontano …
strisciando, rantolando, annaspando il corpo resiste
al dolore, e fugge e scappa ogni volta che può
Questo conosce il corpo, questo il motore d’istintivo
sapere, con questo vestito quotidiano va nel mondo
sensuale e mai sazio di piacere, vigile timoroso
d’evitare ogni fatica e affanno, ogni dolore
e tanto basta per campare, assolvere il compito
naturale non è poi forse così male a ben pensarci
la saggezza è nell’accontentarsi, non si dice così?
L’uomo conosce con il corpo, e solo con il corpo vive
Dicesi mondo nostra rappresentazione che nasce dai
sensi, assecondando le due direzioni degli impulsi
naturali: provare piacere fuggire dolore.
Proprio per ciò furono create tecnica e logica
e ogni giorno ci insegna quanto funzionino bene
ma per pacificare l’uomo e dare un senso alla
sofferenza alla morte, agli abusi agli inganni
non bastano gli impulsi naturali, limitare i danni.
Si narra allora di religioni e libri dettati da
Dio in persona, parabole favole grondanti sangue
predicatori di paura e sogno americano
strazianti orchi affinché il tuo corpo ricordi
la paura più incide nella mente ogni convinzione
il corpo è campo di ogni schiavitù e liberazione
Respirazioni posture fatica, sudore e silenzi
digiuni e ripetizioni costanti, anche danzare
ogni modo è buono: recitare, cantare, usare
matita colori o scalpello, ogni modo è buono se
disciplina il corpo che solo ripetendo apprende
e prendono forma gli atti, non contano spiegazioni
a zero le discussioni, solo le diecimila ore
ripetendo il corpo impara a vivere nel mondo
e tu saprai uscirne a piacimento, disvelamento
Guarda con partecipe distacco l’allucinazione
ogni scontata convenzione entro la quale respiri
il sogno che vivi, consapevole o meno, alimenta
tuo credo, ogni tuo bisogno… svegliati! non aspettare
il corpo è comunque la porta stretta da cui dovrai
passare, pietra cui si àncora la voglia di fuggire
lui dovrai istruire, governare raggirare forse
col corpo si guida fantasia che non sia fantasticare
anche se sembra strano, è nel corpo anche il pensare
Il corpo conosce senza esitazione alcuna, campo
di ogni schiavitù e liberazione, di ogni pensiero
solo con il corpo conosce l'uomo, con il corpo vive