Eterno ritorno


Battere levare in alternanza

passi ritmati di popoli in marcia

canti tribali il fuoco che danza

china la testa, il respiro mi manca


Lampi di grida sonore saette 

sospiri, sibili, schiocchi d'amore

questo calore mi brucia la pelle

schizzano bianche nel buio scintille


Clangore di colpi parati, resi

slanci scompaiono affondano in te

la tua bocca, la lingua le tue labbra

succhiano il sangue, le tue mani

i tuoi denti arpionano il corpo

madide di sapore le lenzuola

umidi gli odori, i sudori

che ti rigano la pelle, sfiancato

novello roboante San Giorgio

che brandisci la spada ogni notte

colpisci ancora il drago sinuoso

che infine molle si lascia cadere

caldo il ventre, le cosce bruciate

veemente il respiro che abbaglia

 

Ma non sazio volge le sue spire 

ti incatenano i vincoli suoi 

Ulisse schiantato dalle sirene 

torbide, dimentico di ogni dove

anche degli stupri che troverai

impuniti nei tuoi verdi giardini

condannato a tornare, cercare

invano ogni notte ogni giorno

la morte dell'eroe o del santo

luminosa pulsa la spada al fianco

là ogni resurrezione non è

più che l'ebbro lucore degli occhi 

pesanti, uno spossato risveglio