. fisicamente, come funzionari della specie, per riprodursi
. socialmente, come funzionari della tecnica, per sopravvivere e raggiungere obiettivi utili
. interiormente, per "allucinarsi", o "illudersi" se si preferisce, e uscire da una vita in cui l'unica cosa certa del futuro è la morte, che non ha alcun senso e proietta la sua ombra scura sulla vita, ogni volta che la pensiamo
Per mantenere un equilibrio di salute è necessario vivere in tutte e tre le dimensioni.
La vita interiore deve essere riconosciuta come antropologicamente e socialmente necessaria e protetta, affinché non diventi autodistruzione e elemento che mette a rischio la convivenza sociale.
Salute è vivere consapevolmente tutte e tre le dimensioni, entrando e uscendo da ognuna in funzione del contesto, vivendo ognuna in modalità consapevole e sicura, secondo propria "misura"- katà métron.
La vita è un’assicella, dondola stretta, su cui si passa
equilibristi improvvisati, funamboli per lo più
mancati, ondeggiando come trabàccoli ubriachi
come ubriachi a volte vomitando, giurando a
sé stessi di non farlo mai più: la cosa più difficile
è stare in equilibrio, spesso una vita non basta
per imparare a camminare sull’assicella a mezz'asta
Soffrire senza disperazione, gioire dolcemente
amare sinceri con trasporto ma generosamente
insegnare con partecipe empatia, guidare senza
imposizione, valere senza presunzione, sapere
tanto più ma avere anche compassione, nutrire con
dedizione, regalare ali per volare senza alcun
senso del possesso, senza sesso in assenza d’amore
assaporando fiducioso un leggero batticuore
senza mai strafare, senza farsi notare, soppesando
come un degustatore, come un lavoro prezioso
che si paga ad ore e vale troppo per sprecare in
drammi e sceneggiate, questo ritmo sottotono
di equilibrate uscite e silenziose entrate
impercettibili ai più, è la danza che con guardinghi
passi separa sottile i saggi dai pazzi, divisi solo su
un’assicella graduata di stadera, rincorsa negli
ondeggiamenti come su pista danzante in balera
come altalena dei piatti di una antica bilancia
instancabile cerca un equilibrio, sempre in marcia
Questa vita insieme sorprendente, frivola e austera
richiede di stare in equilibrio su tre gambe, cifra
divina quant’altre mai ma piuttosto instabile se vuoi.
Solida leva di natura ci rende della specie
funzionari, e per far ciò basta e avanza istinto
che non pare temere insostenibile riproduzione.
Ma l’uomo è un animale sociale, un creatore di
mondi a sua propria misura, domina cielo terra e mare
artigiano, tecnico e poi scienziato piega a sé
quest’insensibile creato, lo piega fino a farlo
forse spezzare, ci vuole equilibrio e cautela a
maneggiare una forza tanto potente, così come
nel governo degli animi di folle in cui l’uomo si perde
e senza argini, freni regredisce a stato bestiale
Ecco che all’appoggio naturale e a quello sociale
si deve aggiungere, per mantenere un equilibrio
di salute, il sostegno più difficile ed incerto
cresce non per forza di natura ma solo se protetto
coperto, affidata alla cura di ognuno senza
deleghe è quella capacità di uscire dal mondo
scegliere di vivere nella nostra allucinazione
che non è illusione, figlia di uno stimolo che è
male interpretato, ma reale percezione senza
stimolo fisico, e non è fantasticare, lasciare
andare la fantasia che pur sembra libera ma è
pilotata da subliminale chicchessia, ma è
volontà e forza di concentrazione, meditazione
dice qualcuno, altri trance, ma che importa un nome?
Chi non capisce dirà che forse è malattia, e non
rasenterà il disturbo della personalità questa
pluralità di sé tutti conviventi, quest’alternarsi
di brillanti visioni e cristallina lucidità
imparziale, fissa sorniona a guardare inscenare
questa presunta convenzionale unica realtà?
Equilibrio di salute è riconoscere che l’uomo
è un animale costruttore e creatore sociale
deve trovare modo di dare sfogo a ciò che il mondo
reale non può contenere, deve trovare modo di
volare: rovina è certa per chi vorrà negare questo
bisogno e seppellirlo nel campo, o buttarlo nel fiume.
La vita interiore come una macchina a vapore
non può essere trattenuta, compressa ma educata
nutrita ed accudita, come un albero da frutta.
Dipendenze, sofferenza, autodistruzione violenta
sono il destino per chi non protegge il riparo, il
giardino nascosto dove si esce dal mondo e si attinge
forza, pace, serenità, mentre gli altri non vedono
Al di fuori di questo è solo spensierata incoscienza
gradevole a tratti forse, ma con poca intelligenza
o coscienza che si dovrà morire, che tutto è niente
e vivere il presente è bello a dirsi, ma il presente
quando arriva al nostro cervello è già passato
è una corsa truccata, infinita rincorsa senza
lieto fine, senza altra possibilità che non sia
incardinare il mondo nella volontà, non realtà
volontà non si può mostrare, per strumenti di misura
non è reale, ma ad onta di ogni teorizzazione
analitica, economica, marxista, liberale
qui fonda salute psichica e convivenza sociale
Salute è vivere sereni, consapevoli tutte e tre
le dimensioni, entrando e uscendo da ognuna per contesto
vivendole in modalità sicura, secondo "misura"
senza esserne sopraffatti, senza essere inetti.
Equilibrio sa reggere questa bilancia, come ogni
capacità umana nasce da pratica quotidiana